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Ciao Dorim…

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E’ difficile scrivere della scomparsa di un cavallo… ma   alla Dorim lo dobbiamo perché è arrivata giovane puledra da noi, sdoma e dal branco della maremma tolfetana, vissuta libera sempre. Credo che abbia dormito chiusa in un box forse due o tre notti, non lo amava il box, amava gli spazi aperti. Sempre pronta a mangiare, attaccata al ballone, grande lavoratrice, paziente, spesso pigra ma sensibile,  capace di mettersi in relazione sia con le persone “normali” che con  i “disabili”,  mettendo in difficoltà spesso i primi (rimanendo “indietro”) ma docile e attenta con i secondi.  Nel lungo cammino con la sua compagna Weljia, ha svolto la sua funzione da gregaria, imponendo a volte con la sua ostinata caparbietà il suo  spazio vicino al beverino.

Quanto faceva ridere i ragazzi quando entrando in campo si presentava con i suoi rumorosi “afflati” …”trombetta di culo sanità si corpo” dicevamo e iniziava la sua giornata con noi.

Era buffa Dorim ma anche bella.

Se ne è andata Domenica, si è allontanata dalla sua compagna, come fanno spesso i cavalli quando sentono giunta la loro ora, e si è addormentata accoccolata per un “lungo e infinito sonno” come ha detto uno dei nostri ragazzi.

Ti ricorderemo sempre Dorim,   la tua capezza rossa rimarrà appesa alla tua capannina con l’illusione di potertela rimettere un giorno per andare insieme a lavorare con loro.